domenica 9 dicembre 2012

Asya

Istanbul (Asya), 9 dicembre 2012

Otto giorni fa lasciavo Londra, un po' triste e nostalgica, e arrivavo nella città ponte tra Oriente ed Occidente stanca, con troppi bagagli e zero voglia di tornare in Italia. Alla fine, tra nuove conoscenze, tante risate, delusioni e una scorpacciata di ottimi dolcetti turchi, mi ritrovo a casa di una gentile donna turca amante dell'Italia.

Il Cultural Innovators Network per certi versi è finito. Con Sertaç e Nagham avremmo voluto creare un organismo dal basso, composto di membri eletti in assemblea, ma i tedeschi sono rimasti spiazzati, e l'incontrollabile ed imprevisto come sempre è poco ben accetto. Ne prendiamo atto.

Tutto bello, ma è mancato un po' di coraggio e ardore rivoluzionario, non nelle parole, ma nella sostanza.

Resta la tenacia trasmessa da Rami nell'advocacy workshop, il sorriso dei ragazzi sudanesi, l'amarezza per un'occasione perduta, la dolcezza di alcuni.

E la convinzione di dover imparare, al più presto, l'arabo. I love you guys!

2 commenti:

  1. l'arabo o il turco? Ma adesso Fede dove andrai? Come ti senti? Un abbraccio e spero di vederti in qualche modo in qualche posto

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  2. l arabo, perchè sono circondata dagli arabi continuamente, sono adorabili; tra qualche giorno torno in Italia, per un mese, poi si vedrà, ma ci rivedremo, sicuro, un bacio cara. Come mi sento? una nomade felice

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